Quando un veicolo elettrico o ibrido è considerato pericoloso? La soglia di tensione e la messa in sicurezza dell’impianto HV

Con la crescente diffusione di veicoli elettrici (EV) e ibridi (HEV), è fondamentale comprendere quando e perché questi veicoli possono rappresentare un rischio elettrico. La pericolosità non dipende solo dalla tecnologia impiegata, ma soprattutto dalla tensione nominale del sistema ad alta tensione (HV).

La soglia di pericolo: 60 V DC o 25 V AC

Secondo le normative CEI e IEC, un sistema elettrico è considerato potenzialmente pericoloso quando supera le seguenti soglie:

  • 60 Volt in corrente continua (DC)
  • 25 Volt in corrente alternata (AC)

I veicoli elettrici e ibridi moderni operano comunemente con tensioni tra 300 e 800 Volt DC, ben al di sopra della soglia di sicurezza. Questo significa che qualsiasi intervento tecnico su questi veicoli richiede procedure di messa in sicurezza dell’impianto HV, per evitare rischi di folgorazione, cortocircuiti o incendi.

Ma vale per tutti gli Ibridi?

No, in realtà ci sono numerosi veicoli marcati con le scritte Ibrido, MHEV, etc. dove la tensione dell’impianto non supera mai i 60 Volt in continua. Ad esempio:

  • Suzuki Swift Hybrid
  • Suzuki Vitara Hybrid
  • Suzuki S-Cross Hybrid
  • Fiat Panda Hybrid
  • Fiat 500 Hybrid
  • Lancia Ypsilon Hybrid
  • Ford Puma Mild-Hybrid
  • Ford Fiesta Mild-Hybrid
  • Renault Clio Mild-Hybrid (versione MHEV)
  • Mazda 2 Hybrid (versione MHEV)

Quelle indicate in precedenza hanno batterie comprese fra 12 Volt -24 Volt e 48 Volt. Quindi non necessitano di messa in sicurezza o precauzioni.

Quindi anche l’operatore che vi lavora non deve disporre di specifica qualifica PES, PAV o PEI.

ATTENZIONE: Alcuni modelli sono disponibili sia in versione mild-hybrid (48V) che full-hybrid (oltre 100V). È quindi importante verificare la scheda tecnica specifica del veicolo per conoscere la tensione nominale della batteria di trazione.

Share this post :

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest