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L'affidabilità dei sistemi ADAS, il caso Mazda con SCBC

Non sempre i sistemi ADAS funzionano come dovrebbero. Frenate improvvise non richieste, o che al contrario non avvengono per nulla, mancata riduzione della velocità o rilevazione di ostacoli, possono essere situazioni comuni con questi sistemi.

Tutto ciò è corretto? Cosa accadrebbe se venisse dimostrato che questi "malfunzionamenti" hanno comportato un incidente? Si può parlare di malfunzionamenti?

La realtà è che l'argomento è molto complesso, ed anche in sede legale trattarlo sarebbe un bel "grattacapo". Ad ogni modo occorre ricordare che ad oggi questi sistemi sono classificati ancora di ASSISTENZA ALLA GUIDA, non di GUIDA AUTONOMA. Dunque il costruttore demanda ancora al conducente il controllo finale e la supervisione di quello che questi sistemi svolgono.

A titolo di esempio di quanto questi sistemi possono essere fallaci, anche per cause secondarie, riportiamo il seguente caso che riguarda alcuni veicoli Mazda dotati di Smart City Brake Control, il sistema che frena automaticamente la vettura in caso di imminenti collisioni a bassa velocià. Il sistema è adottato fra le altre da: Mazda 3, Mazda 6, CX3, CX5, CX9.

 

 

Figura: Sensore LIDAR

 

Cosa accade: In determinate condizioni, il supporto Smart City Brake (SCBS) può funzionare involontariamente. Il manuale del proprietario fornisce 7 esempi:

  1. Oggetti sulla strada all'ingresso di una curva
  2. Veicoli che passano nella corsia opposta durante la curva
  3. Oggetti metallici o oggetti sporgenti sulla strada
  4. Quando si passa attraverso un casello
  5. Quando si passa sotto un tendaggio o una bandiera in vinile
  6. Oggetti in plastica come piloni
  7. Nelle vicinanze di veicoli a due ruote, pedoni, animali o alberi in piedi

Questi oggetti lungo la strada, non dovrebbero causare un intervento errato del SCBC, a meno che non si verifichino certe condizioni.

Cosa può causare questo funzionamento errato?

Ad esempio, potrebbero esserci gocce di brina/acqua sulla superficie esterna del parabrezza attorno all'ottica che rileva gli oggetti in movimento (all'interno della zona di colore nero nella parte superiore del parabrezza, dove viene emesso il raggio laser a infrarossi).

Figura: presenza di umidità sul sensore LIDAR

Queste vetture non sono equipaggiate di Telecamera per gestire questa funzione, come avviene per molti altri veicoli, ma di un sensore LIDAR, che si basa su un raggio Laser.

Il raggio di luce del sensore laser può essere rifratto da gocce d'acqua o materiale estraneo sul parabrezza. In questo caso, il sensore laser potrebbe non rilevare correttamente un'ostruzione. Il raggio laser a infrarossi vicini (invio) emesso dal sensore laser (mittente) viene rifratto da gocce d'acqua sul parabrezza e riflette un oggetto (ad esempio un segnale stradale) al di fuori del normale raggio di trasmissione. Il raggio riflesso (che riceve) dal segnale stradale è anche riflesso da gocce d'acqua e ricevuto dal sensore laser (ricevitore). In questo caso, il sistema potrebbe rilevare un oggetto al di fuori del normale raggio di rilevamento come veicolo e l'SCBS potrebbe funzionare involontariamente.

Si può evitare?

In realtà se il sensore presenta delle gocce di acqua (ciò non accade se è completamente bagnato) il difetto può capitare e non c'è modo di risolverlo se non pulendo la superficie del sensore. Cosa complessa se le condizioni meteo sono avverse. Si può consigliare al cliente di pulire correttamente il parabrezza. La presenza di polvere e sporco in generale può far sì che le gocce di pioggia si attacchino al parabrezza.

Se l'operazione SCBS viene disattivata, al riavvio del motore il sistema torna operativo.

 

LEGGI COME CONTROLLARE IL LIDAR CON STRUMENTO DI AUTODIAGNOSI

 

 

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