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I nuovi motori Blue HDI del gruppo PSA

Il "downsizing" la pratica sempre più spinta di ridurre le cilindrate utilizzando sistemi di sovralimentazione per ridurre i consumi non sempre è l'unica strada percorribile.

 

Il gruppo PSA è riuscito ad ottenere buoni risultati pur mantenendo le dimensioni originali del suo oramai storico 2 litri a gasolio. Il nuovo motore 2.0 BlueHDI è capace di 180Cv pur mantenedo la prduzione di CO2 al di sotto di 116g/km, indice questo di bassi consumi per un motore di questa categoria (circa 4,4L per 100Km).

Le stesse tecnologie sono state adottate sul più piccolo 1.6 BlueHDI che invece risponde alle esigenze del mercato europeo e che segue la stessa strada già intrapresa da altri costruttori come Renault (1.5DCI e 1.6 DCI) e Volkswagen (1.6 TDI).

Di certo la più rilevante delle tecnologie adottate al fine di ridurre le emissioni e rientrare nella normativa Euro 6 è l'adozione di un sistema di abbattimento degli NOx denominato SCR (Selective Catalytic Reduction). Si ricorda che l'Euro 6 entrerà in vigore nel settembre di quest'anno.

Circuito di scarico con SCR e FAP adottato dal gruppo PSA

Il sistema adotta un catalizzatore, appunto l'SCR, che grazie ad un additivo iniettato poco prima dello stesso, consente di ridurre questi dannosi gas prodotti normalmente nei motori diesel a causa dell'elevata presenza di ossigeno (O2) ed azoto (N) e delle alte temperature raggiunte in camera di combustione. Come già per i motori precedenti anche i nuovi Blue HDI saranno dotati di filtro antiparticolato FAP con l'adozione dell'additivo per la riduzione del particolato. Il sistema di scarico di questi motori sarà quindi di certo uno dei più complessi mai adottati. 

http://www.youtube.com/watch?v=jkpzSdSvQcQ

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