Il metano nei motori Diesel

Il metano ha un elevato potere antidetonante, ciò è evidenziato dall’alto valore del numero di ottano (può arrivare a 140 rispetto a 92-93 della benzina super e ad i 100 della V-Power).

 

Da tale caratteristica derivano i seguenti vantaggi:

Altra conseguenza è che il metano si può utilizzare anche per alimentare in OEM o trasformare in After-Market motori a ciclo Diesel. Tali trasformazioni sono molto interessanti, dato che il rendimento di un motore è proporzionale al rapporto di compressione al quale lavora, per cui si ottengono propulsori dal consumo molto basso.

Negli ultimi anni abbiamo assistito al diffondersi delle trasformazioni di motori Diesel in motori ad accensione comandata con l'adozione di un impianto di accensione e candele. In questi motori, per l'elevato rapporto di compressione dei motori a ciclo diesel, viene combusto il metano.

Landi Renzo ha recentemente presentato una soluzione innovativa: un sistema ad iniezione sequenziale progettato per la conversione di motori diesel in motori in grado di lavorare con una miscela di gasolio e metano.

Vista del vano motore con in evidenza il Rail degli iniettori metano montato sopra il collettore di aspirazione

Landi dichiara di poter ottenere un risparmio di carburante del 15% ed un'aumento dell'autonomia (dovuta alla presenza del serbatoio del metano) del 20%.

Ad oggi Landi ha reso disponibile il sistema soltanto per il motore 1.9JTD da 105Cv di Fiat, anche se è in programma la produzione del sistema anche per altri impianti.

Considerando una media di 15Km/l per questo motore, un costo del gasolio di 1,7€/l, ed un risparmio di 0,255€ al litro, se si considera una percorrenza annua di 20.000Km il risparmio sarebbe di circa 340€.

Certo, nulla di comparabile rispetto a quanto ottenibile con un impianto a metano su motore ad accensione comandata dove il risparmio sarebbe tre volte maggiore. Lo stesso vale per i motori diesel convertiti completamente con l'adozione di un sistema di accensione.

Ma perché questo divario? La risposta è semplice: in questo impianto si abbina al sistema d’iniezione diesel un sistema d’iniezione indiretta di metano. Si realizza un motore che si accende per compressione grazie alla presenza di una quantità minima di gasolio, integrata dal metano in modo variabile al variare del numero di giri: in questo caso il motore resta in grado di funzionare come un bifuel, ma la quantità di metano utilizzabile è in grado di sostituire mediamente solo il 40/60% di gasolio. Ciò vuol dire che il motore lavora bruciando contemporaneamente Gasolio e Metano.

http://www.youtube.com/watch?v=-5Sm0tB0vRk

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